SoniAid: una mano tesa ai malati

Il nuovo progetto di Steadfast Onlus nasce con l’intento di offrire assistenza medica e psicologica nelle infermità e nelle vulnerabilità più gravi

Steadfast Onlus ha recentemente attivato il Progetto ‪SoniAid, che nasce con l’intento di offrire assistenza al più vulnerabile, che in situazione di malattia, spesso in uno stato finale della vita, ricerca non solo una cura o un palliativo fisico, ma anche un sostegno psicologico, morale e spirituale.
Il progetto nasce in memoria della madre del presidente di Steadfast, Emmanuele Di Leo, scomparsa due mesi fa. “In questo periodo trascorso accudendo mia Mamma, durante la sua malattia, ho riflettuto molto sull’importanza dell’assistenza al malato, al più vulnerabile. Assistenza che, se fatta con affetto, può risultare di grande aiuto e supporto all’assistito”, racconta Di Leo.
“Saper ascoltare – prosegue il presidente di Steadfast – saper donare se stessi, saper condividere gioie e dolori, può risultare un ottimo modo per vivere con serenità la fase finale della vita. Una carezza, uno sguardo, un sorriso spesso risultano essere la miglior medicina palliativa… L’essere interfaccia tra il malato e la struttura sanitaria può aiutare molto per l’attuazione del corretto piano terapeutico…”.
“Così con il consenso di Mamma, nasce SoniAid. Già da più di un mese, Mamma Sonia, non riusciva più correttamente ad esprimersi verbalmente, insieme abbiamo instaurato un nuovo tipo di linguaggio – spiega ancora Di Leo -. Il Linguaggio che può esserci tra una madre ed un figlio, fatto di uno sguardo, un accenno di parola, un’interpretazione di una espressione… “Avanti, avanti”, mi esclamava, “Tue idee, avanti!”. Una donna che ha lottato fino agli ultimi istanti della sua vita, una vera guerriera! Una Mamma Steadfast! Ora SoniAid esiste e metteremo tutto noi stessi per potare avanti quest’altro progetto destinato ai vulnerabili!”.
Il programma di aiuto SoniAid partirà all’interno della struttura San Michele Hospital di Aprilia, che con i suoi ottanta pazienti in RSA, ogni giorno offre un servizio sanitario impeccabile. Da gennaio, mese in cui il progetto SoniAid diventerà operativo, verrà offerto un servizio di aiuto ancor più integrale, dove corpo, psiche e anima, troveranno sollievo.
Con il progetto SoniAid la Steadfast Onlus, vuole offrire un servizio di collaborazione attiva alla mission che la struttura sanitaria pianifica sulla tipologia assistenziale erogata.
Lo spirito con cui gli operatori Steadfast Onlus conducono è quello di persona verso persona tenendo sempre presente che l’essere in una situazione di difficoltà non è una povertà ma una ricchezza che emana, irradia sia il malato i familiari i parenti gli amici, permettendo alla stessa struttura sanitaria con l’impegno degli operatori, di ottenere i risultati decisi e pianificati dalla direzione medico-scientifica della struttura.
Per poter adempiere al progetto SoniAid, la priorità di Steadfast è la formazione di persone, uomini e donne, con professionisti del settore medico sociale e psicologico.
Avendo all’interno organizzativo della onlus, figure professionali ben preparate, coadiuvati da esperti nel settore, Steadfast attuerà ben oltre l’obiettivo formativo prefissato, per fornire un equipe di volontari professionali. “L’attenzione va portata alla persona non solo attraverso l’esser bravi, buoni e gentili ma anche attraverso un atteggiamento professionale nei confronti di coloro che si trovano difronte ad un bisogno, ad una malattia, ad una esigenza di un vivere umano senza tralasciare le proprie attitudini di personalità e carattere”, spiega Di Leo.
Il progetto già formalmente avviato lo scorso 12 dicembre, vedrà il suo inizio operativo nel mese di gennaio prossimo, mese in cui Steadfast compie il suo secondo anno di attività. Lo spirito di Steadfast è la cooperazione e con tale spirito attuerà questo progetto. Gli operatori saranno di varie nazionalità. Italiani e nigeriani, dopo una accurata formazione medico, psicologico, bioetico, giuridico e assistenziale, inizieranno un lavoro d’equipe in stretto contatto con la struttura medico sanitaria.

Emmanuele Di Leo e Augusto Ricci

La presentazione del progetto è avvenuta il 12 dicembre presso il San Michele Hospital di Aprilia, struttura che vedrà lo start up di SoniAid. È stato un momento di ritrovo tra operatori sanitari, medici, volontari Steadfast e le famiglie dei degenti. Alla presenza del Direttore Generale, Augusto Ricci, e del Direttore Sanitario, Maria Silvaroli, il Presidente di Steadfast, Emmanuele Di Leo, ha spiegato il progetto e la sua identità.
SoniAid aiuterà non solo i malati, ma anche le loro famiglie. È difficile essere orientati, supportati, in momenti di difficoltà, quando un parente è nella fase finale della vita e maggiormente quando il paziente viene a mancare e nella fase di metabolizzazione del lutto. L’assistenza umana e spirituale può dar molto, può curare, preparare e far superare momenti di grande disagio. In aiuto agli operatori Steadfast, più congregazioni religiose, di suore nigeriane ed africane, forniranno un’assistenza spirituale.
Il progetto è piaciuto molto sia alla popolazione dell’ospedale che a quella dell’hinterland laziale, ad oggi già più benefattori con piccoli contributi hanno aiutato in questa fase di inizio. “Sapere che gli insegnamenti di mia madre, specialmente nel suo ultimo periodo di vita, possano essere portati a servizio di chi, come lei, oggi sta soffrendo e vivendo in una condizione di vulnerabilità, mi rende sempre più determinato nel continuare in questa direzione. Vedere che molti credono e si rendono conto che il progetto SoniAid, può essere un valido programma di aiuto, ci da la forza per iniziare con caparbietà, amore e spirito di servizio. Voi che oggi siete state ascoltando queste mie parole e non siete ne operatori dell’ospedale ne volontari Steadfast, cosa aspettate? Unitevi a noi, abbiamo bisogno anche di voi!”, ha esclamato il presidente Di Leo.
Roma, 16 Dicembre 2014 (Zenit.org) Redazione