SFRUTTAMENTO NEI CAMPI E CAPORALATO: ITALIA ANNO 2021

Solo qualche giorno fa, in provincia di Brindisi, succedeva a Camara Fantamadi, bracciante agricolo di 27 anni, originario del Mali. Si è accasciato per terra mentre tornava a casa in bici dopo ore di lavoro nei campi, sotto il sole cocente. Aveva manifestato a un collega un malore durante la giornata, ma aveva comunque deciso di salire in sella alla bici.

Proprio in seguito all’accaduto il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e il sindaco di Nardò, Pippi Melone, hanno firmato un’ordinanza con cui si fa assoluto divieto di svolgere lavoro agricolo nei campi dalle ore 12 alle ore 16, da lunedì 28 giugno fino al 31 agosto.

Risulta invece indagato un imprenditore agricolo di Olevano (Pavia), con l’ipotesi di accusa di omicidio colposo, per la morte di un bracciante alle sue dipendenze lo scorso 15 giugno. La vittima era un uomo di 57 anni di nazionalità cinese.
Mentre stava mondando il riso in campagna, l’uomo si era accasciato a terra a causa di un improvviso malore. Morto dopo essere stato soccorso prima dai colleghi di lavoro e poi dagli operatori del 118. Il suo datore di lavoro è ora finito sotto inchiesta, con l’accusa di non aver sottoposto il dipendente alle visite mediche obbligatorie che, secondo gli investigatori, avrebbero evidenziato il problema cardiaco risultatogli fatale.

La memoria torna tragicamente all’estate del 2015, quando Paola Clemente, italiana di 49 anni, morì per infarto dopo essere stata sotto il sole per ore, praticando l’acinellatura (asportazione degli acini più piccoli dal grappolo d’uva). Pochissimi euro l’ora per 13 ore al giorno.

E’ stata questa morte ad aver sollecitato il Parlamento a votare nel 2016 la legge 199, che ha segnato un momento storico per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. Dall’entrata in vigore della legge, centinaia le inchieste avviate. Purtroppo, non è bastata ad estirpare completamente il fenomeno dai campi.

E’ incredibile e inaccettabile che ancora nel 2021 i diritti umani di braccianti sottosalariati vengano calpestati per un profitto che vale più della loro vita.