RUSSIA, STRANIERI E MATERNITÀ SURROGATA. LA GUERRA NON HA IMPEDITO UN DISEGNO DI LEGGE

La maternità surrogata commerciale è legale solo in alcuni paesi, tra cui Russia, Ucraina, Georgia e alcuni stati degli Stati Uniti. Un piccolo passo sta però avvenendo in Russia per impedire agli stranieri di utilizzare i servizi delle sue madri surrogate.

 

Dopo una prima lettura martedì scorso, il disegno di legge è stato approvato quasi all’unanimità. Dovrà subire altre due letture prima di essere riesaminato dalla camera alta del parlamento russo e convertito in legge dal presidente Vladimir Putin.

 

«Non sappiamo chi siano i loro genitori, i loro cosiddetti “mamma” e “papà” e perché stiano comprando un bambino», ha detto Vasily Piskaryov, un legislatore del partito al potere Russia Unita. Ha inoltre affermato che è difficile tenere traccia di dove vadano i bambini nati da madri surrogate dopo la nascita.

 

Non si riesce ad avere traccia del destino di un solo bambino !

 

Piskaryov ha aggiunto che circa 40.000 bambini nati da madri surrogate russe sono stati cresciuti da genitori stranieri al di fuori del paese. «Perché dovremmo spendere i nostri fondi per risolvere i problemi demografici di altri paesi?» ha detto, chiedendo che a tutti i bambini nati in Russia venga automaticamente concessa la cittadinanza.

 

Inoltre, i parlamentari non avranno certamente dimenticato quanto successo nel 2020, quando fino a 1.000 bambini nati da madri surrogate in Russia sono rimasti bloccati nel Paese dopo la chiusura dei confini per arginare la diffusione del Covid e oltre 60 bambini in Ucraina, parcheggiati come merce stoccata in un albergo di Kiev. Il loro pianto consolato da personale in camice bianco e non dalla loro mamma, colei che li ha messi al mondo, ancora ci spezza il cuore.

 

Non solo il benessere dei bambini surrogati, ma anche lo sfruttamento delle persone più vulnerabili sembrano essere le motivazioni trainanti di questo disegno di legge. Noi ricordiamo infatti l’elevatissimo rischio di tratta di esseri umani a cui questa pratica è soggetta.

 

Insomma, a volte ribadire l’ovvio in un mondo che considera qualsiasi capriccio come un diritto, a discapito dei più vulnerabili, sembra inutile e demotivante e lungi questo disegno di legge dall’essere sufficiente, dal momento che non abolisce del tutto la maternità surrogata nel paese. Noi però vogliamo gioire di questo piccolo passo in avanti per contrastarla.