Manuela Miraglia

29 Marzo 2022

Nessun commento

Pagina iniziale Diritti umani

REGISTRAZIONE FIGLI COPPIE GAY: L’AVVOCATURA RIBADISCE L’OVVIO

REGISTRAZIONE FIGLI COPPIE GAY: L’AVVOCATURA RIBADISCE L’OVVIO

In quasi quattro anni, da quando l’ex sindaco di Torino, Chiara Appendino, ha registrato per la prima volta in Italia il bambino dell’attuale assessora dem Chiara Foglietta, gli uffici dello Stato civile torinese hanno proceduto alla registrazione di 79 piccoli, “figli” di due mamme o due papà.

 

Adesso però c’è uno stop.

 

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo si era costituito parte in causa contro la decisione del tribunale di dichiarare illegittimo l’atto dello Stato civile che aveva riconosciuto il doppio cognome a due bambini, “figli” di due coppie gay. La Corte di appello sì è pronunciata lo scorso 24 febbraio, respingendo la richiesta delle due coppie, mentre lo scorso 22 marzo è arrivato il comunicato ufficiale della prefettura di Torino: l’eventuale prosecuzione della trascrizione dei figli delle coppie omogenitoriali costituirà violazione di legge.

 

“Dietro questi commi e questi articoli di legge ci sono dei bambini, ci sono delle persone, degli affetti, delle storie di vita importanti e talvolta diventa difficile separare il piano del coinvolgimento personale rispetto a quello del ruolo istituzionale. Questo è uno dei casi in cui essere sindaco è piuttosto scomodo”, è la dichiarazione indignata del sindaco Lo Russo.

 

Emmanuele Di Leo, Presidente Steadfast: “Siamo d’accordo con il sindaco, dietro queste decisioni arbitrarie di alcuni comuni ci sono dei bambini, che dovrebbero essere soggetto, non oggetto di diritto. Prima di salvaguardare ‘gli affetti e le storie di vita’, creati ad arte – magari tramite maternità surrogata vietata in Italia dalla legge 40 – va salvaguardato il legame con entrambi i genitori biologici.
Troppo spesso assistiamo a dei veri e propri raggiri della legge italiana. Troppo spesso ufficiali del comune agiscono violando il diritto di questi bambini e di fatto falsificando la loro origine anagrafica. Siamo felici che la Corte di Appello prima e il Prefetto successivamente, abbiano ripristinato la legalità. Tutti nasciamo da una mamma e un papà, questo è un fatto inconfutabile e i bambini non possono subire violazioni dei loro diritti, per accontentare i desideri egoistici degli adulti.”