L’EUROPA INDOTTRINA I PROPRI BAMBINI

Come Steadfast vogliamo stigmatizzare la decisione del Parlamento Europeo di respingere l’ottima proposta di risoluzione presentata dal gruppo ECR-Conservatori e Riformisti Europei, di cui fanno parte gli europarlamentari italiani di Fratelli d’Italia, presentata in occasione del 30° anniversario della Convenzione sui diritti del fanciullo.

In questa risoluzione si presentavano alcuni punti per la tutela dei diritti del bambino, prima e dopo la nascita, e a difesa della famiglia naturale culla della vita, del benessere dei bambini e fondamento della società.

Partendo dalla considerazione che i diritti dei minori dovrebbero essere al centro delle politiche dell’Unione europea, la risoluzione ricordava che ogni essere umano ha diritto alla vita e che la vita umana deve sempre essere protetta, a partire dal momento del concepimento sottolineando che è necessario offrire alle donne tutto il sostegno necessario per evitare che possano considerare l’aborto un’opzione.

Si auspicava inoltre un impegno europeo nella tutela dei minori coinvolti nei conflitti, la protezione dei minori migranti non accompagnati, il contrasto allo sfruttamento sessuale dei bambini nella pedopornografia online, nei circuiti di pedofilia e veniva stigmatizzato il matrimonio con bambine, azioni contro la malnutrizione e la predazione di organi tra i minori delle fasce sociali più fragili dei Paesi in via di sviluppo.

Si chiedeva all’UE e i suoi Stati membri di stanziare somme da investire nei servizi pubblici per i minori, per l’istruzione e la salute. Si raccomandava di adottare normative per tutelare e rinforzare i diritti di maternità e paternità, in modo da assicurare un ambiente sano e stabile ai minori soprattutto nei primi mesi di vita; a garantire l’attuazione della direttiva sull’equilibrio tra attività professionale e vita familiare come garanzia di maggior benessere dei minori. Infine, ma non certo meno importante degli altri punti, si auspicava un impegno per una sempre migliore integrazione dei minori disabili nella scuola e nella società.
La risoluzione sottolineava anche come le pratiche di “maternità surrogata” siano lesive dei diritti dei bambini.

Purtroppo il Parlamento Europeo ha respinto la risoluzione e ne ha approvata un’altra, basata anche sull’ideologia progressista e LGBT, presentata da diversi altri gruppi parlamentari tra cui il PPE – Partito popolare europeo, di cui fanno parte i parlamentari italiani di Forza Italia, S&D, di cui fa parte il Partito Democratico, i verts ALE (verdi/Alleanza Radicale Europea) e il GUE/NGL- Gruppo confederale della sinistra unitaria europea/Sinistra Verde Nordica, senza parlamentari italiani ma con molti del movimento 5 stelle a supporto, in cui emergono i soliti cavalli di troia per manipolare i minori.

Dal classico linguaggio fumoso sulle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale (dei bambini??) e il “genere”, all’accesso a informazioni esaustive su sesso e sessualità nonché l’accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva (ovvero contraccezione e aborto) per i giovani nelle scuole.
Siamo preoccupati del dilagare di ideologie che tendono a manipolare i più indifesi: i bambini; inoltre siamo perplessi di come l’Europa, che dovrebbe tutelare i vulnerabili, permette invece di dar spazio a risoluzioni che hanno il chiaro interesse di condizionare le nuove generazioni verso un pensiero unico che vuole omologare gli individui, rendendo liquida la società occidentale.

Come Steadfast continueremo il nostro lavoro di pressione nei confronti di organismi nazionali e internazionali, ci impegneremo maggiormente per promuovere una sana cultura che sia sì d’inclusione, ma anche di rispetto della complementarietà di sesso e di dialogo tra culture e religioni differenti. Il nostro impegno è tutto verso le nuove generazioni per assicurare un futuro basato su principi saldi e non omologati – dichiara il Presidente di Steadfast Onlus, Emmanuele Di Leo