25 SETTEMBRE ITALIA AL VOTO: 13 PUNTI PER ORIENTARE I CANDIDATI E GLI ELETTORI

In vista delle prossime elezioni politiche per il parlamento italiano, Steadfast ha a cuore i seguenti punti e li pone all’attenzione di ogni candidato o lista. Riteniamo che essi siano dei suggerimenti da prendere in considerazione e da attuare con il prossimo Governo. 13 punti che offrono un orientamento a deputati e senatori che interverranno sulla XIX legislatura. 13 punti che offrono agli elettori legati alla nostra organizzazione, una chiave di lettura ai programmi proposti dalle liste e un successivo orientamento al voto.

 

 

OBIETTIVO DESCRIZIONE
1. Prevedere la maternità surrogata come reato internazionale. A seguito della sentenza delle SS.UU. del 31.3.2021 diviene urgente rendere delitto internazionale l’utero in affitto per evitare anche in Italia la “commercializzazione” di bambini e di donne.
2. Pericolo tratta. Urge l’applicazione continuativa e omogenea sull’intero territorio nazionale della normativa sulla tratta, favorendo in particolare i percorsi di uscita dalla prostituzione forzata delle vittime di tali traffici, anche in collaborazione col volontariato a ciò dedicato e senza escludere interventi che disincentivino comportamenti in cui la donna è mercificata.
3. Immigrazione: proporre un’agenda. Sul presupposto della chiara distinzione fra migranti in fuga da contesti di persecuzione o di guerre, e di migranti per motivi economici, appare urgente che il Governo si faccia promotore in sede europea e in collaborazione con l’UNHCR: a) di missioni permanenti nei luoghi delle partenze, o di transito, dei flussi per esaminare ivi le domande di riconoscimento dello status di rifugiati, e quindi consentire in viaggio in sicurezza a coloro cui il riconoscimento sia accordato, b) di un accordo teso alla distribuzione dei profughi fra i vari Paesi dell’Ue, in proporzione alla popolazione e alla estensione territoriale di ciascuno; c) di riaccompagnamenti assistiti di coloro cui lo status di rifugiato non viene accordato nei Paesi di rispettiva provenienza; d) di accordi con i Paesi di origine e di transito per favorire flussi di ingressi regolari di migranti economici, in necessario collegamento col controllo da parte loro delle proprie frontiere.
4. Immigrazione: sui richiedenti asilo. Vanno snellite le procedure amministrative e giudiziarie per l’inserimento dei richiedenti asilo nei circuiti lavorativi e di assistenza, incrementando le risorse a ciò dirette.
5. Immigrazione: sui minori. Si chiede una maggiore apertura delle strutture che accolgono i minori non accompagnati verso le Comunità territoriali, attraverso associazioni qualificate e competenti, per promuovere l’accoglienza e l’integrazione territoriale.
6. Immigrazione: sui centri SAI. Va avviata una revisione dei programmi d’informazione, formazione, accompagnamento, assistenza e orientamento attuati nei Centri SAI per i richiedenti asilo e rifugiati, cosi come devono effettuarsi maggiori controlli di qualità su chi gestisce l’accoglienza nei Centri SAI.
7. Cure palliative. Per rispettare la legge 38/2010 e le sentenze della Corte costituzionale 242/2019 e 50/2022, siano organizzate e finanziate le cure palliative, al fine di raggiungere entro sei mesi almeno il 50% della popolazione ovvero comunque standards minimi almeno su base macroregionale. Al tempo stesso andranno abbandonate pratiche improprie di ostinazione terapeutica.
8. Assistenza H 24 e sostegno ai Caregiver. Parallelamente a un convinto impegno per colmare il gravissimo ritardo sulle cure palliative, sia approvata una legge per un sostegno efficace ai caregiver, nonché impegnate tutte le risorse necessarie affinché si raggiunga, anche riflettendo su possibili assegni di cura, nonché utilizzando le più avanzate forme di telemedicina e/o sanità di prossimità, in coerenza con l’impianto del PNRR, missione 6, il primario obiettivo di una assistenza domiciliare h24 per tutti i casi di invalidità, anche a supporto e accompagnamento della solidarietà familiare e amicale, ove esistente.
9. Fine vita: priorità a cure palliative e severo rispetto sentenza 242/2019. La sentenza 242/2019 della Corte costituzionale indica profili di criticità dell’art. 580 cp, ma non può determinare la perdita di sovranità del Parlamento nel decidere il “come” superare la problematica: quindi il Parlamento può lavorare anche sul concetto di “non punibilità” in determinate circostanze. In ogni caso, deve essere comunque evitata ogni disciplina -come accade in molti passaggi ad es. della pdl Bazoli approvata dalla Camera e divenuto il ddl 2553 Senato- addirittura peggiorativa della citata sentenza 242/2019, a partire dal rendere effettivo il “pre-requisito” indicato dalla Consulta delle cure palliative.
10. Comitati di consulenza umana su pratiche cliniche. Prima di procedere con leggi eutanasiche, sia ottemperata la richiesta della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019 di costituire un organo terzo per il parere sui singoli casi. Per questo serve una legge ad hoc e su una materia tanto nevralgica il Parlamento non può essere bypassato con meri atti amministrativi del Ministro, che deve, perciò, ritirare la bozza di Decreto su detta questione inviata alla Conferenza Stato-Regioni.
11. Valorizzare adozioni e affidi. Urge una riforma della disciplina e degli affidi per risposte più rapide e di maggior fiducia alle coppie disponibili, nonché per il bene dei più piccoli. E’ altresì indispensabile promuovere l’affido internazionale come strumento per aiutare migliaia di bambini a recuperare una stabilità psico-fisica, specie in casi di emergenza sanitaria.
12. Per i più deboli: disabilità. Occorre avviare un processo di efficientamento delle leggi 180/78 e 104/92. Senza pregiudizi ideologici, facendo tesoro della esperienza positiva, delle difficoltà di questi anni e della motivazione inclusiva che le ha generate, serve un aggiornamento in positivo ascoltando famiglie, utenti e professionisti della scuola e della sanità. In particolare, occorre valorizzare e personalizzare le risposte terapeutiche ed educative tenendo presente il livello di gravità evitando risposte inadeguate e limitate adattando tempi, specializzazione degli interventi ed uscendo dal conformismo ideologico che limita le speranze di autonomia e miglioramento spesso a danno delle famiglie.
13. No alla liberalizzazione degli stupefacenti. Proposte quali quella del testo unificato presentato alla Camera “Disposizioni in materia di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope nei casi di lieve entità” (C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini) non sono una priorità per il paese, sono pericolose sotto il profilo del messaggio culturale, sono contrarie al lavoro di tutti i soggetti coinvolti nell’educazione alla salute e nella tutela dalle dipendenze, come richiesto sia a livello nazionale che sovranazionale.

 

Auspichiamo che con il nuovo Governo, l’Italia possa avere un nuovo inizio, privo di pressioni ideologiche, basato sul bene comune e fondato sul concetto di persona come valore assoluto. In questo mese di campagna elettorale saremo a disposizione dei candidati e delle liste per un dialogo proficuo sulle ragioni e le proposte da noi avanzate.